f. 26r

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ra tacito bene et oculto. Unde sospecto
in lei mai serebe fermo. Et poi haresti
cum chi hora giucando dimenticarti o-
gni altra ricevuta iniuria. Ma poi che
la fortuna tua qui ta conducto mise-
ro pallimacro resta quando che sia essere
ate stesso nimico. Et iudica perduto
quello che sia perduto, assai vedesti piu
et piu giorni nel tuo amore lieti et
felici tu alhora andavi et stavi dove
deiphira voleva; ivi si faceva e dice-
va cose giocose et liete quanto alei piace-
va; et ate non dispiaceva, et cossi certo
forono que di pure chiari et sereni, ho-
ra ella turbata ti fastidia senza ragione

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Marie Richards

Grayson p. 238 (FtP 15 of 22) lines 34 to p. 239 (FtP 16 of 22) line 7