f. 34r
Facsimile
strasi crucioso verso chi te iniurii che ado-
lorato, et parme cosa troppo servile con[-]
tro la iniuria havere nulla se no ne il
dolersene, et alchuni incendii sono quali
meglio si spengono cum ruina che cum aqua
et quanto io offeso atorto certo aragione
monstrarei mio sdegno per non dare di
me licentia adaltri piu che ame stesso.
Pallimacro. Non credere che giovi |
philarco no portar in mano accesi le
bracci per piu scaldare altrui / et chol
mio crucio infiamare lira achi puo
in me quanto e vuole serebe uno crescer-
mi tormento. Philarco. Et per meno sen-
tire quisti tormenti poi che si dice luno
Notes and Questions
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