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quasi cio gli paresse convenevole considerata l'antica
et servile sua conditione, et furno poi sempre ami-
ci. Et non voglio che ti maravigli chel detto giovane
fusse dediscendenti duno dedetti nostri fedeli et
vaxalli cosi antichi: peròche ancora al di doggi sono
nella contrada del detto castello di castiglionchio molti
de successori delle dettte famigle nostri antichi fedeli
et vaxalli; et molti ne sono nella città di firenze
in fino all uficio de signori facti cittadini et arte[-]
fici, et ricchi, et negli uffici della detta città di firen-
ze infino alluficio de signori priori / de quali alcu-
ni sono guelfi et alchuni ghibellini. Non scriver-
rò qui quali sono i guelfi et quali i ghibellini per hone-
sta; ma tu ne tempi che avrai a conversare colloro
porrài tu cura; et vedrai, che coloro, che sono guelfi
no possono dimenticare lantico amore et piu si-
ristringono colla nostra famiglia, et piu leali, et fe-
deli sono et sono stati,che gli altri. Et cosi per contra-
rio i ghibellini si sono istranati et dilungansi danoi,
et fanno vista di non si ricordare dello antico legame
il quale secondo idio forse anchorà none soluto; però
che il detto legame di fedelta non fù soluto dispontana
volontà de nostri progenitori ma dipropria volontà
dichi volle et pote piu; et fu perlo meglo non forse
dinostri progenitori ma del comune di firenze chel-
fece alloro et a molti altri per vivere in pace. Horà
ritorniamo al primo proposito, et continuviamo
di dire delle antichitadi: di constumi; delle riccheze;
dello stato de nostri progenitori al fine che detto /e/ di
sopra. Et dico che ancorà truovo che i detti nostri

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