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La predecta doctrina et declartione di tua orignine
comprehenderai essere noblie il quae iudicio in quel
la parte lasciai a te: sarai del numero de grandi per
cio che quella sonon inobili i quali sotto nome di plebe
on si induconon come nella detta parte fu detto Et
per tanto pare che questa tua seconda domanda come
detto e sia in cauta et superfula: Et il poeta pertra
cha dice che domandare saviamente e grande sessno
dinteridimento. Ma non obstanti i detti corati ar
gomenti dico che questa tua seconda domanda pro
cede et none superflua. Et accio che questo inten
da megli e da sapere che questa domanda dioe do
mandare se acluno e nobile o plebeio si puo pre
hendere et intendere i due modi Luno modo sie
secondo ragione comune Laltro modo sie seocndo
gli statuti delluogo donde e colue di cui si domanda
Et questi due diversi modi dintendere son chiari
Il primo e chiaro percio che nullo dubbio e che
se nullo statuto fosse al mondo nente dimeno e v
ro adure secondo ragione comune et seconda la
scrittura sancta che perli luoghi del omndo sono de
nobili et de plelbi. Et quelli sono nobili et quelli
plebei i quali et secondo che chiaramente fu detto
di soptra risondendo all tua prima domanda dove
examinamo che chosa era nobilita et che era noblie
et che era plebio. I secondo modo dintendere
e chiaro: percio che come ancora fu detto di sopra
nel detto luogo. La citta per suoi statuti puo di nuovo
concedere altrui nobilita et fare altrui nobile an
zi piu su detto che colui era nobile il quale era

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