97

OverviewTranscribeVersionsHelp

Facsimile

Transcription

Status: Needs Review

nolla vide senon quando ne fu fuori; et perlo miraco
la la lascio che nolla distrusse: et distrusse Bologna et
cosi quasi tutte le terre di romanga distrusse Et poi
trapassando intoscana torvo la citta di firenze po
derosa et forte volendo lanomananza di queella et'come era hedificata de nobilissimi romani ed era co
mera dello imperio di roma et Come inquella con
trada era orte Rodogalo suo antecessore et Re de
gotti conosci grande moltitudine de gotti comando
che fosse assediata. Et piu tempo vi stette invano et
veggendo che per assedie no la potea havere pero che
era fortissima dimura et di torri e dimolta buona
gente per lusinghe et periganno et tradimento
singegno daverla E fiorentini haveano continua
guera colla citta di pistoio Totile fu rimase difuasta
re intorno alla cittade et mando dicendo a fiorenti
ni che volea essere loro amico et in loro servigio di
struggerebbe la citta di pistoia promettend et di mo
strando loro grande amore et di dare loro franchigia
con moolti larghi pacti. I fiorentini male a veduti et
pero furono sempre in proverbio chiamati ciechi
credectono alle sue false lusinghe et vane promes
sioni a persongli le porti et missonlo dentro lui et
sua gente et albergo nel campidoglio, il crudele ty
ranno essendo nella citta contutta sua gente et forza
et confasi sembiani mostrava amore a cittadini
Et uno giorno fece richiedere a suo consiglo i maggio
ri et pui possenti caporali della terra et in grande
quantita: Et come guignevano in campidoglo anno
a uno gli facea uccidere a uno valico di camera ama

Notes and Questions

Nobody has written a note for this page yet

Please sign in to write a note for this page