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LEGETE ME AMAN TI ET RECO GNOSCEN DO QUI ME CHO I VOSTRI
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DEIPHIRA INCIPIT
Pallimacro
EH Quanto stimi tu sedere den tro a me grave quel dolore el quale anchora tanto prema che da lungi il mira. Quello incendio certo convi ene sia pur grandissimo el quale den tro ha piu muri inchiuso anchora noce a proximi edificii. Et non volere philarco mio da me hora quello che al fortuna miatanto iniqua mi vi eta chio possa. A me conviene aveaare me stesso a quello in che omai mentre chio viva sara necessario continuo exer
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citarmi a cio che questo uso in me renda meno aspero quel che hora me troppo e acerbo Fuggono i mei supieri altrove che lui sempre essere ove in me arde il mio dolore et le mie lacrime cadendo per el seno tornano unde furono premute al chuore. Et questo mio dolore come cossa ferroce et troppo mordace qunto piu dentro al mio pecato rinchuiso et obscu nascoxo terr tanto forsi dis met tera suo impeto et rabbia Philarco. Io vendendo te cossi solo errare fra queste silve tanto afflictono potea pallimacro mio non maraue harmi et molto desiderava sapere unde in questo fronte tuo
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