11

Here you can see all page revisions and compare the changes have been made in each revision. Left column shows the page title and transcription in the selected revision, right column shows what have been changed. Unchanged text is highlighted in white, deleted text is highlighted in red, and inserted text is highlighted in green color.

2 revisions
melissa at Dec 29, 2024 02:33 AM

11

LA SCHIAVITÙ MEDIOEVALE 11 prigione legati, e maltrattati e mal nutriti fino al 17 novembre; poi condotti incatenati a Modena in casa di Messer Girolamo Mazzuoli, che li trattò umanamente, finchè, il 22 dicembre, gli Spagnuoli, avendo restituiti i danari al Frescobaldi, si ripresero i prigioni e li rinchiu- sero nella cittadella di Modena. Dì là, il 28 dicembre, furono portati in casa del conte Rangone, e il 2 gennaio condotti incatenati al ca- stello del detto conte (Castelnuovo Rangone) e ivi chiusi nel fondo di una torre, dove stettero fino a che, il 4 di febbraio, ammazzarono lo Spagnuolo che li aveva in custodia, e calatisi poi dalla torre con funi fatte di lenzuola, riuscirono dopo molti stenti a raggiunger Bo- logna e tornarsene poi a Prato. « Questo Frescobaldi », dice il Bocchineri, « fiorentino ancor elli, comperò da settanta prigioni de' poveri Pratesi in Bologna dagli Spa- gnuoli, per prezzo di scudi 12 1/2 l'uno; che non vi fu prigione che da lui non si ricomperasse per 100 ducati ». Altro documento dello sparpagliamento avvenuto dei poveri pri- gionieri pratesi, e quindi, in generale, delle conseguenze demografiche delle guerre d'allora, ce lo dà una nota che io trovo in un libro di memorie varie pratesi, di Alessandro Guardini, medico pratese (n. 1529 m. 1566), il cui manoscritto è presso di me, nella quale si racconta di un fanciullo di nobile famiglia condotto via dagli Spagnuoli e di- ventato poi un gentiluomo spagnuolo (1). (1) « Addì 19 di maggio 1561, dopo mezzogiorno, arrivò in Prato Paolo di Ser Giuliano Pratesini da Prato, con un suo figliolo chiamato Pietro Pagolo. Il qual Pagolo, andando a sacco Prato l'anno 1512 del mese d'Agosto, fu menato via in Ispagna dal capitano Giovanni Vanega da Bazza, che aveva 9 anni; e da quel giorno in quà, che oggi corron per i quarantanove anni, mai più ha riveduto la patria sua. Il che ha dato gran meraviglia a ogni persona. È questo Pavolo huomo di 58 anni, di grande statura et di bella presenza, e simigliante il figliuolo. Stanza costui in Bazza di Granata, dove ha messo casa et v'è fattosi ricco, et ha 5 figlioli, 3 maschi et 2 femine; et è venuto a risuscitare la sua antichità per poterla mo- strare in Ispagna. Hanno camminato 35 giorni, con duoi bei muli, et vestiti alla spagnuola. Ritornò in Ispagna, dopo che hebbe avute certe scritture ch'io gli feci per provare come era nobile, addì 9 di Giugno 1561 ».

LA SCHIAVITÙ MEDIOEVALE
11

prigione legati, e maltrattati e mal nutriti fino al 17 novembre; poi
condotti incatenati a Modena in casa di Messer Girolamo Mazzuoli,
che li trattò umanamente, finchè, il 22 dicembre, gli Spagnuoli, avendo
restituiti i danari al Frescobaldi, si ripresero i prigioni e li rinchiu-
sero nella cittadella di Modena. Dì là, il 28 dicembre, furono portati
in casa del conte Rangone, e il 2 gennaio condotti incatenati al ca-
stello del detto conte (Castelnuovo Rangone) e ivi chiusi nel fondo di
una torre, dove stettero fino a che, il 4 di febbraio, ammazzarono lo
Spagnuolo che li aveva in custodia, e calatisi poi dalla torre con
funi fatte di lenzuola, riuscirono dopo molti stenti a raggiunger Bo-
logna e tornarsene poi a Prato.

« Questo Frescobaldi », dice il Bocchineri, « fiorentino ancor elli,
comperò da settanta prigioni de' poveri Pratesi in Bologna dagli Spa-
gnuoli, per prezzo di scudi 12 1/2 l'uno; che non vi fu prigione che
da lui non si ricomperasse per 100 ducati ».

Altro documento dello sparpagliamento avvenuto dei poveri pri-
gionieri pratesi, e quindi, in generale, delle conseguenze demografiche
delle guerre d'allora, ce lo dà una nota che io trovo in un libro di
memorie varie pratesi, di Alessandro Guardini, medico pratese (n. 1529
m. 1566), il cui manoscritto è presso di me, nella quale si racconta
di un fanciullo di nobile famiglia condotto via dagli Spagnuoli e di-
ventato poi un gentiluomo spagnuolo (1).

(1) « Addì 19 di maggio 1561, dopo mezzogiorno, arrivò in Prato Paolo di Ser
Giuliano Pratesini da Prato, con un suo figliolo chiamato Pietro Pagolo. Il qual
Pagolo, andando a sacco Prato l'anno 1512 del mese d'Agosto, fu menato via in
Ispagna dal capitano Giovanni Vanega da Bazza, che aveva 9 anni; e da quel giorno
in quà, che oggi corron per i quarantanove anni, mai più ha riveduto la patria
sua. Il che ha dato gran meraviglia a ogni persona. È questo Pavolo huomo di
58 anni, di grande statura et di bella presenza, e simigliante il figliuolo. Stanza
costui in Bazza di Granata, dove ha messo casa et v'è fattosi ricco, et ha 5 figlioli,
3 maschi et 2 femine; et è venuto a risuscitare la sua antichità per poterla mo-
strare in Ispagna. Hanno camminato 35 giorni, con duoi bei muli, et vestiti alla
spagnuola. Ritornò in Ispagna, dopo che hebbe avute certe scritture ch'io gli feci
per provare come era nobile, addì 9 di Giugno 1561 ».

11