f. 21v

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et famosissime, et Roma fu temuta
reverita et ubedita, quanto tempo il cielo
e sua sorte aciaschuna permisse; ne tu
adunque pensi se non dovuto se uno a-
nimo volubile et feminile verso dite
non equel che solea. Pazo piu volte, pazo
chi crede in femina mai essere constantia
alchuna; et certo quando ben in questa una
fusse ogni fermeza pure al vostro
amore quando che sia si convenia il suo fine.
Et stima pallimacro mio che mai longo
amore fu senza multa copia di sospie-
ri lacrime e vario dolore et qualunche
adverso caso nelamore quanto piu vien
tardi tanto siegue cum ruina magiore

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Marie Richards

Grayson p. 236 (FtP 13 of 22) lines 19-29