f. 27r

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Pallimacro. Che voi tu che io faza philar-
co; io mai potrei indurmi ne lanimo fare
odire chosa che acostei dispiacessi, et emmi
tormento vederla se non lieta et contenta, sel-
le iniusta verso di me, quando che sia sene pen-
tira; et doleralli in tanto io fra me mai
abandonero damarla et in qualunche
modo molto serbarli honore. Philarco.
Lodoti pallimacro et certo in questo
monstri quanto in te sia zentileza et costu-
me et troppo te biasmarei se tu come ques[-]
ti altri villani et dispectosi amanti non se
condandoli tutte le cose quanto bestiali troppo
chiedono subito cum sdegno et minacie
vindicando non si vergognono rendere misere

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Marie Richards

Grayson p. 239 (FtP 16 of 22) lines 17-28