f. 29v

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se pur terete streto in mano cosa quale
dove piu la stringiete piu vi pungie.
Forsi anchora tu scioccho pallimacr: o te
credi da costei esser amato. Credimi
pallimacro adeiphira amando dorebo-
no le pene tuie sella non havesse te troppo
ad odio. Ela certo non potrebe, non piangiere
vedendoti tanto afflicto. Se questa tua
deiphira pallimacro mio fusse di animo
verso te non molto inimicissimo, ella non
dubitare mai goderebe cossi straciarti[.]
Pigliane argomento da te stesso; perche tu
vero ami lei troppo ti duole mirarla
se non lieta et contenta. A dunque sella po-
co amate, sella tanto te inimica tu qui

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Marie Richards

Grayson p. 241 (FtP 18 of 22) lines 14-23