11r
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De li otto icinque non sono tropo forti
Sono / in / favor de ciaschaduna parte
Et in tre contrarii / ma / a / lintrar ne di porti
Ve debisogno praticha / e / grande arte
I marinari che non vi son acorti
Spesso vi perdon lo navilli / e / sarte
Chi sa lent[rate?] giostra cum salveza
Lancora gietta / e / la nave a chapeza
Scolii son molti per lo mar coperti
Su vi percotte / e / rompe alcune volte
Chi non ha marinari ben destri esperti
Isole grande / e / pichole son molte
E desse parlaremo aluochi certi.
Quando parlar veremo la ove son volte
Vegiamo in prima in general la terra
Come risiede / e / come il mar la serra
De la terra.
Un .T. dentro / a / uno .O. mostra il disigno
Come in tre parte si fo diviso il mondo
E la superior parte / e / magio regno
Che quasi pilia [l]a mita dil tondo
E / sie e chiamata il gambo ritto e segno
Che parte il terzo nome dal secondo
Africa dico dauropa il mare
Mediaterree tra essa in mezo appare
Questo tondo non / e / meza la spera
Ma molto / e / menore / tuto laltro e / mare
E / non / e / tuta questa facia in tera
Arid terra ma da navicare
Si trova in certe pare gran rivera
Che bon la terza parte da bagnare
Daqua salata che vien dal gran cerchio
Cha tuta laltra terra fa cuperchio.
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