BnF. Bibliothèque de l'Arsenal. Ms-8536

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Recueil de cartes de géographie, suivi de la Sfera, poème de Goro di Staggio Dati



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67v
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67v

[rubric: La carta.]

Ecco la carta dove son signati I venti e porti e tuta la marina Vanno per mar merchadanti e pirati Qui li per guadagno e quisti per rapina E in un puncto richi on sventurati Sono ale volte da sera on da matina Che la fortuna in un'altra cossa Non ci demostra tanto ruinosa

[rubric: La guida.]

Col bussul dela stella temperata Da calamita verso tramontana Vegono apuncto ove la prora guata E se dal suo viagio s'alontana E col timon dricia ogni fiata La nave quando la sta con mente sana Suso il nochier in popa a comandare De puncto in puncto che via debian fare

[rubric: Le velle.]

Tiran l'antena piu bassa e piu alta Secondo il vento temperato on forte E quando da un vento ad altro salta Bisogna che vi siano le gente acorte A volger e come intendo difalta Subito sono a pericol de morte E sopra tute cosse al navicare Bisogna esser solicito e vechiare

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68r
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68r

[rubric: L'orelogio]

¶ Bisogna l'orilogio per mirare Quante hore con un vento siano andati E quante miglia per hora arbitrare E troveran dove son arivati S'egli e di nocte se caciano in mare E quando son dala terra scostati Vano la nocte con piu sentimento [corr: orig. "sentemento", then corrected by superimposing an "i" on the "e"] E temperan le velle a puoco vento

¶ Quando hano vento che contrario sia Voltegian da man dextra e da sinistra Per non disavanciar dela lor via Che quando non si perde asai s'aquista Infino a tanto che forcia non sia Per gran fortuna quando 'l mare s'atrista Di trovar porto on indriecto tornare Ale volte a rumpere hano andare

¶ Degli octo e cinque non sum troppo forti Sono in favor in ciascuna parte E i tri contrarii in el'intrar ne porti V'e di bisogno praticha e grande arte I marinari che non vi son acorti Spesson vi perdon lor navili e lor sarte [corr: orig. "sorte", corrected by turning the "o" to an "a"] Chi sa l'intra giostra cum salveça L'anchora gieta e la nave achapeça

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68v
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68v

¶ Scogli son multi per lo mar coperti Su vi percuote e rumpe alcuna volta Chi non ha marinari d'esi asperti Insule grande e picole sum molte E d'epsi parlaremo a' luochi certi Quando saremo la oue'l sole volta Vegiamo prima in general la terra Come resiede e come 'l el mar la serra

[rubric: De la tera ·]

¶ Un .T. dentro ad un .O. monstra 'l disegno Come in tre parte fia diviso il mondo E la superior e magior regno Che quasi piglia la mita del tondo Asia chiamata il gambo rito e signo Che parte el tertio nome dal segondo Africa da'uropa el mare Mediteran tra lei in meço appare

¶ Questo tondo non e meça la spera Ma molto meno e tuto l'altro -e- mare E non e tuta questa facia in terra Arrida terra ma da navicare Si trova in certe parte gran rivera Che ben la tercia parte de bagnare D'acqua salata che ven da gran cerchio Che a tuta l'altra terra fa coperchio

[image, left margin at ¶ 2: Two concentric circles, the outermost coloured aquamarie with grey waves, the innermost a world map in T-O form with Asia at the top (label: Asia), Europe in the lower left (label: Europa), and Africa in the lower right (label: Africha). The innermost cicle has an ochre tint at top and bottom with a blue tint to the left and a red tint to the right.]

[image, left margin at ¶ 3: A single orb with a landmass in grey surrounded by water in aquamarine with grey waves. The landmass is orientated so that Asia appears at the top, with Europe on the lower left, and Africa in the lower right. A red inlet in the landmass at 1 o'clock may represent the Red Sea.]

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69r
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69r

[rubric: Da adamo anni 5.200.]

¶ Asia e la prima parte dove l'uomo Stando in oriente stava in paradiso [corr: "para-" written over an erasure] Il qual per lo desubedire del pomo Fu da tal gratia remoso e diviso E per vergogna si rinchiuse in domo E mangio'l pan col sudor del suo viso E cinque milia ducento anni interdito Il mondo stete per cotal delicto

[rubric: De l'axia.]

¶ Com'ella soprasta l'altre due parte Cusi la gente quivi e derivata Indi hano vigore le scientie e l'arte In epsa [corr: "epa" corrected to "epsa"] fu da dio la lege data Ivi fu disimile a tuti i parte Quel de la dolçe vergene beata Ivi fu la nostra redemptione E quivi fia nel fine el gram precone

[rubric: De quatro fiumi]

¶ Quatro gram fiumi e ben maravigliosi Rigan le terre de questa partita Che in tute le creature sum famosi Di tri si trova unde hano salita Il quarto vien da parte fucosi E rigano l'etiopia e alla uscita Nel mar d'egypto e chiamasi il caligine [Marginal rubric: Egion.] Egion e nillo e non si sa l'origine

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69v-70r
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69v-70r

[Fol. 69v:]

[rubric: Frixon. Tigris. Eufrates.]

¶ Frison e l'altro molto ad oriente Che de li monti di persia al'india versia In verso lo sirocho 'a la corrente Tigris -e- il terzo che fa sua traversa Contra gli asirii che intra molto reprehende Eufrates -e- il quarto il qual sua mossa L'acque sue in chaverne e fa ritorno E l'uno e l'altra corre a meço çorno

¶ Quisti dui escon di monte ermini Dove posso dolpo 'l diluvio l'archa E tuti tri fano lungi camini In fin ch'al mar d'india ciaschum varcha Il qual mar par che stenda suo confini Venendo strecto di l'occeano marcha Fino in arabia a presso a sinai Giu per ponente abbassera echessi

¶ Quivi vengon de l'india e d'etiopia Le molte specierie a quelle gente Che vien per epse quando n'ano in copia E per conducere verso l'occidente Quivi ne vien una incredibil copia Per carovane e successivamente Mandano insieme di camelli gran mandaria Che portano a Damasco et Alexandria

[image, left margin: a stylized map showing two seas in aquamaine with a grey wave pattern. Both are annotated in red, the uppermost as (label: Mare de Bachu), the lower (label: MARE MAGIORE). They are separated by a stylised blue-tinted mountain range (label: Monte Tauro). The seas are joined by a small river, and another river begins in the mountian range and veers to left off of the page. The lower sea has several inlets and four labeled locations on the coast labelled in red, at 9 o'cock (label: Savastopoli), 11.30 (label: fascio), 12.30 (label: Lovati), and 2 o'clock a redish-brown city with blue towers and domes (label: Trabisonda).]

[image, right margin at ¶2 : a red landmass with green grass (label: Monte erminio), surmounted with a golden structure (label: Archa de noe), upon which perches a dove with an olive branch.]

[image, right margin at ¶3: a yellow stylised landmass with tufts of green grass (label: Monte erminio) from which two rivers eached annotated in red ink on f. 70r, the uppermost, (label: Fiume Tigris), and the lower (label: Fiume Eufrates) which flow over the gutter where the diagram is continued on f. 70r.]

[Fol. 70r:]

¶ Ven da sirocho un bracio d'alto mare Che per il color del fondo e dicto rosso Che cento miglia on piu ha afare Lungo e disteso a figura d'un fosso E torto como un archo e vien a fare Suo termino e confin sopra del dosso Del chiaro de babilonia tre giornate Dove hebe pharaon le sue derate

¶ Da tramontana de quest'axia grande Tartari sum sotto la freda zona Gente bestiale di lege e de vivande Fin dove l'onda di bachu risona Per questa terra un gran fiume si spande E'l piu del tempo el fe dolor visiva Che d'altre due il dir dicio non falla Ed evi su la gran cita di salla

¶ Il dicto fiume mette in un gran seno D'aqua salata chiusa d'ogni banda Di tanto giro on puco piu on meno Quanto -e- il mar magior la sua girlanda Da uno al'altro mare ha di terreno Octo giornate e quasi ad andra ad andra Sta da levante drito e di qua giu Dala cita si noma del bachu

[image, left and right margins: Two rivers—named, in red ink, (label: Fiume Tigris) and (label: Fiume Eufrates)—extend from (label: Monte erminio) (itself located on f. 69v) across page to right margin to join a body of water designated, in red ink: (label: Mare Occeano) above, and (label: Mare de india) below. Rivers painted aquamarine; body of water painted aquamarine with wave pattern in grey.]

[image, lower margin: Coastal map of Mediterranean Sea from Egypt west to Israel, linked to above image by tributaries extending down to empty into a body of water—painted aquamarine with wave pattern in grey—marked, in red ink: (label: Mare de [sorio?]). Locations around coast marked, in red ink, left to right: (label: Jazia), (label: Alexandria), (label: Soldino), (label: lalecia), (label: Tortosa), (label: tripoli de soria), (label: Baruti), (label: Saito), (label: acri), (label: Cesaria), (label: inpen), (label: giafa), (label: gaziara), (label: larissa). Near rightmost end of the coast: a fortified city, in reddish-brown with blue roofs, enclosing a church topped with yellow-tinted crosses; above the city, in red ink: (label: Jerusalem).]

[image, lower margin, above previous image: Rotated 90° counterclockwise (orienting image’s base towards page’s fore-edge), a red mountain—named, in red ink, (label: monte libano)—upon which sits a reddish-brown city with blue roofs and a blue-and-white dome. Above the dome, in red ink running vertically up the page: (label: Damascho); below the mountain, oriented similarly, in red ink: (label: cesarie). From the base of the mountain extend two aquamarine rivers—the uppermost named, in red ink, (label: fiume giordan)—which merge and flow right across two circular bodies of water and into a third. All three waters are painted aquamarine with wave pattern in grey. On the shore of the second—named, in red ink, (label: Mare galilea)—sits a small reddish-brown castle. On the shore of the third, a reddish-brown city with blue rooftops bursts apart, pitching tower tops into the sky. A caption above the scene, in red ink, reports (label: Sodoma distrutta propter Sodomia); another, below the body of water, asserts (label: lacho de sodoma.). From this water, an aquamarine tributary flows to the bottom of the page. Extending off it, rightwards and below the next image, is another body of water. Painted red with darker red wave patterning, it is named (label: Mare Rosso) in red ink.]

[image, right margin: Rotated 90° counterclockwise (making the page’s fore-edge the image’s base), a mountain, tinted blue with sporadic patches of green grass, atop which sits a church painted reddish-brown with blue roof and two black ink crosses. Above the church, in red ink, the name: (label: Sancta caterina.); below the mountain, in red ink, the caption: (label: Mons synai in quo deus dedit legem moysi.).]

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