BnF. Bibliothèque de l'Arsenal. Ms-8536

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Recueil de cartes de géographie, suivi de la Sfera, poème de Goro di Staggio Dati



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¶ Da l'altra parte persia par che sia El dicto di quel mare e meço di E da ponente verso la turchia [marginal rubric: Tauris] E la gran terra richa di thauri Da la qual a damasco /e/ tanta via Quanto da tribixonda insino a li Che son da vinti giorni e nel suo clima Savasto anchona firençe si dima

¶ Poi son montagne che per gram paese Scendon le branche e sum di grande altura Famose in iscripture puoche intese Che di saper la gente a puocco cura Und'escono i gran fiumi ove si prese Antichamente per la gente pichura Esser el paradiso de dilicia Perche le [corr: orig. "la", erased and changed to "le"] terra di molta divitia

¶ De tuti li elementi summamente E d'ogni cossa molto ben doctata Intorno d'ogni parte parimente Di molte terre bene circumdata Di sopra da tute sta eminente Che tuto 'l mondo d'intorno si guata Di cio che si potesse immaginare Questo paese soleva habundare

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[rubric: Piu mari]

¶ Questa montagna e tanto grande e tale Che vede l’oceano a l’oriente Il mare caldeo e d’india ad australe E vede quel de siria a l'occidente E quel de trebixonda e d'australe E quel de persia che gli'e presente E vede tuta a siria e la caldea E da sirocho terra de sabbea

[rubric: Ninive baldach]

¶ Vede dove fue l’anticha gran citade De ninive insul tigris che fu prima Donna d’imperio e di molte contrade Puoco pui ultre dol dove'l fiume adima Sta hora Baldach e piu la ove cade In mar il fiume vede l’alta cima Che la gran torre che Nembroth fe Do poi il diluvio del’archa di noe

[rubric: Mare de india .]

¶ Il lito del mar d’india a man sinestra Venendo in su verso l’oriente Col litto del'egypto da man dextra Sono in un fillo drito equalmente Presso a quel litto fu la gran palestra Di superbi giganti ove la gente Tanti lenguaçi parla e si se vede Anchora l’alta torre drita in piede

[rubric, in alternating red and blue letters, enclosed in black ink box tinted yellow: ~ ⸫ TORE : DE : MABEL ⸫ ~]

[image, right margin and bas de page: Five-storey tower, tinted reddish-brown, sitting on green grass dotted with green trees. On the rampart walk: a green snake and a green wyvern, wings folded, with red beard and crest or cockscomb. At ground level: two further wyverns, both green, one with wings spread and extending its red tongue; the other with wings folded and either extending its red tongue or breathing fire.]

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[rubric: La mecha.]

¶ Fa di largeça un quatro cento miglia Il dicto mare -e- lungo quatro volte E de richeça niuni si gli asomiglia De arechare pietre preciose molte E tante perle che gram maraviglia Vi si racolgie e sono gia racolte Da l'altra parte -e- l'india in continente Che si distende insino a l'oriente

¶ Sta ethiopia da meridiano Torrida çona estendese al ponente E al venire in giu a dextra mano Arabia sta che ven in sin rasente Il roso mare e terre del soldano Ov'e la mecha e v'avi molta gente La dove sta sepulto el maledecto In un archa de ferro machometo

¶ Di sotto al mar roso insino al fiume E il Nillo in fin al mare de damiata La prima cita d'egypto che fu lume D'astrologia e quivi fu trovata E di scientia e d'ogni bon custume Antichamente fu molto adornata D'antichi padri e de sancti heremiti Molto repiena fu dentro a suoi liti

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[rubric: Egipto]

¶ Enno richa cupiosa e piena Fertile molto dilectosa e sana Puoco vi piove ma da la gran vena Conducon l'aqua molto da luntana E rigan quel paese per tal mena Essendo terra fructuosa e piana Che l'abondantia e quivi cossa vera E d'ogni tempo vi par primavera

[rubric: Chairo.]

¶ In su la riva del fiume si possa La gran cita del chairo che contiene Tanta di gente che mirabil cossa Vedessi in ogni parte le vie piene Per modo ch'a cercarla e faticosa Tanto la calcha de chi va -e- vene Il numero mi tacero per vergogna Che'l vero serebbe tenuto mençogna

[rubric: Monte atalante.]

¶ E quivi finisse l'asia e sua mesura Tra'l nillo e meço di dricto camino Infino a la parte de la grande arsura Che non e habitante ne vicino Africa comincia la qual dura Quanto tien piu tuto litto marino Fino a lo strecto e poi quanto si puote Corre l'occeano a le parte remote

[image, right margin at ¶ 3: Drawing of a mountain, tinted with a yellow wash. Amidst its peaks sit six fortified buildings of various sizes, each rendered in reddish-brown with a blue roof. Below, in alternating red and blue: (label: MONTE ATALANTE).]

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¶ Di sotto al Nillo miglia septecento E piu che la mita sabione e rena Paese adusto per lo caldo vento E non a acqua che surga di vena Poi un monte de miglia trecento Che vulgarmente se chiama charena E de alteça molto smesurato E ne le storie athlante chiamato

¶ Dal monte al mar e l’aria temperata Che venti adusti non posson passare Et in certa parte -e- men d'una giornata E dove tre e quatro apresso al mare E questa parte e asai populata Bon terreni pomati e da fructare E in su la cima per la grande altura El piu el piu del tempo -e- neve e gran fredura

¶ De la dal monte sum caldi roventi Populi radi e sterile terreno Torrida çona e per li sichi venti De venenose ferucole pieno E de la terra omai son contenti Ed a contare la marina vereno Con l’aiuto de dio che cie lo mostra Lo qual e stato -e fia la guida nostra

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