f. 5r

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La / luna /e/ tra pianeti il piu sottano
et che piu rata compie suo giornata
suo cielo e trasparente et fanno
come son gli altri onde non /e celata
la vista si che si riguardi invano
per tutte infino alla specra [corr.: "r" overwritten on "t" to give "specra"] stellata
per chi a dilecto rimirar im quelle
chiari pianeti et rilucente stelle.

Ma llo suo corpo io dico della luna
perche solido et denso et non traspare
quando ello s'interpone im parte alcuna
tra 'l / sole et noi per linea ritta uguale
sotto e suoi et raçi ci si mostra bruna
ma / a noi no li lascia trapassare
et tale eclis /e quando /e/ compiuta
di vechia in nuova in quel punto si muta.

Sança lume da se mutata scura
quanta ne vede il sole tanta n'acende
per questa /e variabil sua figura
perche tra su et giu meça risplende
et quante piu distante sua misura
dal sole tanto ogni di piu lume rende
sopra la terra et quando si rapressa
ogni di scema suo lume da essa.

Notes and Questions

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AaronM

I would read that as "specta" as well

deb

There are several correction throughout the text. I guess the scribe originally wrote "specta", then the word was corrected in "specra" by overwriting an "r" on "t"