La Sfera Beinecke_DL_11007498

Qesta pianeta cifa contemplanti et pensatiui et casti et bene astuti sotigleza dingegno atutti quanti sono albenfare sicome al male acuti chie desuoi liuede pe sembianti che sopraglialtri son molto aueduti elnome fu dunuom che naqque i[n]creta et ebbe lanatura delpianeta.

Di costui naqque ilmagnianimo gioue dacui gliantichi presor laltro nome delsecondo pianeta che simuoue nella sua spera rilucente come chiaro cristallo et questo inciascun doue asignoria comparte giuste some etemperato da dise influenzia disignioria et dimagnificentia.

Seguita dentro allui lardente marte suo figlio dinatura sanguinoso inuista rubicondo et le sue arte son dessere iratino etfurioso asuoi seguaci piace ess[er] sperti nimici dipigrizia et diriposo et seuoglion pigliar lamiglior parte diuirtu diforza anno grande arte.

Chiaro splendore et fiamma rilucente sopra atutte altre creature belle dire consider manca ogni mente dire parlar uien meno ogni fauella oluce che alumini lagente nobile piu che alcuna altra stella turrendi almondo figura didio piu che alcunaltra cosa alparer mio.

O sole o cosa sola singulare chenne misuri iltempo aquesto mondo che ralegri laterra laria elmare quando riuegon tuo uiso giocondo benche nessuna uista puo sguardare pelli tuoi razi imquel corpo ritondo lauirtu tua ogni cosa produce scndendo giu perlla tua chiara luce.

Perfecta piu che alcunaltra figura ella figura sperica laquale nona principio o fine insua misura queste similitudine eternale nonsi puo maculare suo luce pura percosa coruptibile et mortale atutte cose dai generationi principio et fine uarie conditioni.

Or nonsi de alcum marauigliare come sia uno idio intre p[er]sone distante et ciascheduna singulare non miste ma comperfecta unione tu uedi unsole et e umcorpo solare et la luce et elcalore et conragione conosci che none lun quello chelaltro et no[n] e poi neprima quello che laltro.

Genera quello spechio losplendore et non losplendor lui et amendue insieme mente procede ilcalore et non e ne fara gia mai ne fue dalluno alaltro ne tempo ne hore in mediate fallopere sue sitosto come apar neluriente uedi suo razi et ilsuo calore possente.

Non conoscendo iluero creatore ne ueggiendo piu nobil creatura lagente antica stette intanto errore che ilchiamaro idio della natura lui adorandolo et faciendogli honore etempli et sacrificio et gram cultura finche scese laluce qua giu uera eluero iddio ciallumino qualera.

Coloro incui ilsole asuo potentia secondo lor concepti onascimenti huomini son digrande intelligentia che danno lume atutte lautre gente digran doctrina et digran sapientia et alben oprar non son ma lenti feruenti sono et pien dicaritate nequali regna somma ueritate.

Poi seguita diuenire il pianeta lucente stella et pare che sempre rida isuoi son tutti dinatura lieta leali et chiari achi dilor sifida uaghi se adornar doro et diseta cortesi et larghi et nimici dimida inclinati alluxuria et uan diletto selascian laragion dello intellecto.

Mercurio faluom ess[er] bem parllante econindustria dimercatantia procuratore et giudice aduocante tractator diqualunque cose sia costui fu figlio delalto tonante etsuoi ambasciador per ogni uia secondo depoeti ilsentimento et la sua stella pare che sia dargento.

Laluna e trapianeti ilpiu sottano et che piu rata compie suo giornata suo cielo etrasparente et fanno come son glialtri onde non e celata lauista siche siriguardi inuano pertutte infino allaspecra stellata perchia dilecto rimirar imquelle chiari pianeti et rilucente stelle.

Mallo suo corpo io dico della luna perche solido et denso et non traspare quando ello sinterpone imparte alcuna tralsole et noi perlinea ritta uguale sotto esuoi et razi cisimostra bruna ma anoi nolilascia trapassare et tale eclis e quando e compiuta diuechia innuova inquel punto simuta.

Sanza lume dase mutata scura quanta neuede ilsole tanta nacende perquesta e uariabil sua figura perche trasu et giu meza risplende et quante piu distante sua misura dalsole tanto ognidi piu lume rende sopra laterra et quando sirapressa ogni di scema suo lume daessa.