2v

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Saturno.
Questo pianeto ci fa contemplanti:
E pensativo e casti e ben astuti:
Sotilieza dinzegno han tuti quanti
Son al ben far si come al mal acuti
Che / e / dessooi el vide per sembianti.
Che sopra lialtri son molto aveduti
Il nome fo dun homo che naque in creta
Et hebe la natura del pianeta.
Iove.
De questui naque el magnanimo iove
Da cui glanti qui preson lalto nome.
Del secondo pianeta che si move.
Nella sua spera relucente come
Chiaro cristallo : e / questo in ciascun dove
Ha signoria comparte iuste some
E / temperato : e / da di se influentia
De signoria / e / de magnificentia.
Marte.
Sequita dreto alu[y?] lolardente marte
Suo filio di natura sanguinoso
In vista rubicondo: e le sue arte
Son desser irativo e furioso
A suo sequaci piace esser sparte
I nimici di pigricia / e / di riposo
E se voliorn piliar la miglior parte
Di virtu e di forteza hano grande arte.
Sole.
Chiaro splendor / e / fiama relucente
Sopra tute le altre creature bella
Di / te considerar mancha ogni mente
Di / te parlar ven meno ogni favella
O / luce che illumini la gente.
Nobile sey piu chalcuna altra stella.
Tu rendi al mondo figura de dio
Piu che niuna altra cosa al parer mio.

[note: In left and lower margins, the images on fol. 2r show through the leaf in reverse]

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Francesco

I am not sure what the small strikes are after the first word in the following lines:
Di te considerar mancha ogni mente
Di te parlar ven meno ogni favelle
O luce che illumini la gente.