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f. 36r
motegii hora tua iniuria cussi ame fructano aperte lacrime et dolori eda quelle antique tra noi dolcissime / evere dolcissime piacevoleze. Hora cossi per tua impieta mi trovo caduto in tanta miseria? O idio gli altri amando ricevono dilor fede qualche gratia; benivolentia et cortesia. A me solo piu che glialtri fidelissimo in premio edato sdegno odio, et exilio. Adio patria mia. Adio amici mei. Pallimacro | troppo fidele / etroppo sugieto amante fugie in terre stranie avivere piangiendo in exilio. Et tu deiphira mia hora senza me / que vita sera la tua?
f. 36v
chi vera asalutarti? Chi tornera spesso afarti lieta? Chi seguira te molto amando? A chi te porgierai tu ornata? Chi te lodera? Chi quanto io mai te rendera honore? Tu gioveneta ebella sederai fra le altre senza havere chi molto preci le tue belleze. O ti piacera donarti anuovi amanti poi che tu cossi hai atorto excluso e gitato chi te piu; che se stesso amava ama; et sempre amera. A DIO DEIPHIRA
FINIS