New Haven, Yale University, Beinecke MS 946

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f. 8v
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f. 8v

Quanto piu scendi nella valle a basso in luoghi di maremme et / di pantani tanto piu truovi l'aria folto et grasso et / gli abitanti starvi peggio sani perche i grossi vapor da l'alto saxo non possono esalir come e de piani dove l'umido fa gran dimoranza pel / secco vento che non /a/ possanza.

Le/vasi il sole /e/ entra im que valloni e 'l suo calore vi si rinchiude et / cova et genera di molti coruptioni dove la terra pantanosa truova che surgon su nell'aria per nebbioni et giu ne / cagion con spessa piova fanno brutti animali et soççi vermi e 'l corrotto aria tien / gli uomini infermi.

Ne/ monti il sole come aparisce il giorno risplende chiaro et purga ogni vapore i venti che vi soffian pur dintorno rasciugano et diseccono ogni homore pero v'e l'aria puro e molto adorno l'umido e 'l caldo non v'anno vigore per questo non vi cade coruptione onde vi stanno sane le persone.

Last edit over 3 years ago by ADMcLaughlin
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Non v'e materia onde l'aria s'ingrossi onde s'accendi et pero / v'e/ freddura et pello caldo che /e/ tra bassi fossi quello humido vapor surge in altura et / truova il freddo avanti che piu/ possa et / fassi neve et / cade alla pianura ne/ monti pello freddo si mantiene et nelle valle in acqua si rinviene.

Ma quando il sole di state piu riscalda e 'l caldo porta piu alto l'umore piu freddo truova e pero piu si salda et fassi ghiaccia et cade con romore perche si rompe e tutto si discalda in grandine ma quanto quel vapore e secco nel percuoter s'accende et con gram tuoni e folgor l'aria fende.

Quell'aria ancora in quella regione ripugna et / non consente mutationi et come se patisse offensione quando vi giungon queste mutationi giu/ le ricaccia percota ragione quest'aria ne riceve passioni onde si move forte et / questo e 'l vento e al mare et / alla terra da/ tormento.

Last edit over 3 years ago by Agostini
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Siede il gram mare sopra la terra tonda e lla piu parte d'essa cuopre et bagnia et quella terra che superchia l'onda esce fuor d'essa si come montagna occeano e detto quel che la circonda che pello stretto dello mar di spagna mette per mec̨o della terra il mare lo qual mediteran si fa chiamare.

Perche/ ogni simile suo simile attende et degli humor la / luna /a/ signioria quando ella piu sopra al gram / mar si distende sempre una volta tra la nocte et / dia l'acqua del mare inverso lei ascende e / liti dell'occeano per gran via lascia scoperti et poi la luna passa et l'acqua torna et cresce ch'era bassa.

Fa / conto d'esser sopra un alto monte et ogni parte riguardar dintorno parrati il ciel come un arco di ponte passar sopra la / terra et come un forno quel / cerchio del confine /e/ l'orizonte or fa che ove / se/ sia meço il giorno sara questo emmisperio alluminato e notte fia da tutto l'autro lato.

Last edit over 3 years ago by vfederici
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Se/ questo globo della terra fussi et cosi l'acqua come l'aria e 'l foco sotil non resistenti alle percosse non sarebe ma' nocte in verun loco ma il sole non puo passar sue dure cose et pero manca il giorno a poco a poco che/ la / terra ciel / toglie et fassi obscuro pell'ombra che / ci fa suo corpo duro.

Quinci si piglia la misura et / l'ore di tutto il tempo del secol presente che 'l sol si gira et in venti quattro hore e ritornato all'usato occidente et in diversi siti a tutte l'ore in qualche loco egli e sempre oriente venti quattro hore /e/ un di naturale che tra la nocte e 'l di sempre uguale -

Nel tempo che comincia prima vera piena di fiori et di novelle fronde et temperata rende ogni rivera di dolci venti e che 'l mare cheta l'onde uguale /e i di dalla mattina / a sera quanto /e la nocte che 'l / sol ci nasconde infino a mec̨c̨o giugno tutta via il giorno cresce et la nocte va / via

Last edit over 3 years ago by Agostini
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Et comincia di marc̨o /a/ mec̨o il mese quando il sol entra sotto l'ariete humida et calda suo complexion prese la qual tutte le cose rende liete le creature son / d'amor racese et a generatio disposte et fete l'umido trasse dal verno passato e 'l caldo piglia dal sol rapressato.

Quando il sol /e/ piu presso a noi che mai pel cerchio che si fa piu qua la state e/ gia conversa in fructo de suo rai et consumata quella humiditate due tanti il di della nocte vedrai poi comincia a scemar suo quantitate fino a mec̨o settembre a poco a poco e questo tempo a natura di foco.

Poi che/ la nocte fia col giorno uguale comincia il freddo e 'l caldo va calando et quanto scende il di la nocte sale fino a mec̨o dicembre seguitando questo tempo si dice naturale nel quale il caldo al fredo contastando fan l'aria turbare et dar gram piove onde per l'acque l caldo [corr.: " 'l caldo" inserted] si rimuove

Last edit over 3 years ago by Agostini
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