Alberti, Leon Battista, 1404-1472. Deiphira : manuscript, [not after 1472]. MS Typ 422. Houghton Library, Harvard University, Cambridge, Mass.

ReadAboutContentsHelp


Pages

f. 6r
Complete

f. 6r

cum questo argumentare / quanto piu magiore fiume de elloquentia effunderai tanto piu me darai materia de ricoprire, quello che io volgio ne posso | discoprire. Philarco. Et qual in te sara cosa da non poterla communicare cum chi te ama? et qual secreto sara si dubio che non se debia aprire alamico? Habi chio potro riputarti non amico / se tu monstrarai poco fidarti dime, chi non si fida / teme esser ingannato. Ne si puo amare colui in chui tu tema esser perfidia. Et chi non ama per certo; non merita esser amato et chi conosciesse (quanto dame tuti senti)

Last edit about 3 years ago by Marie Richards
f. 6v
Complete

f. 6v

molto amato per certo/ erra / non porgien- doti amico et aperto achi tama Lamicicia vuole fede et merito. Non manchi inte fede tu mai da me harai sol che desiderare cosa quale io perte possa, sempre me harai prompto a meritare da te benevolentia et gratia. Hora o piaciati odispiaciati / io voglio sapere che doglia ti prema. Ben che alo infermo dispiacia quello che el sana pure se vuole prima satisfare ala rasone che al suo iudicio efalso gusto. Pallimacro. Io amo philarco, io ardo philarco, io spasemo amando. Philarco. Hora scorgo io ben in tuto vero quello che si

Last edit about 3 years ago by Marie Richards
f. 7r
Complete

f. 7r

dice che homo si trova mai tanto felice in cui non sia molta et molta parte di miseria. In te ogni cosa concorre a molto adornarti de felicita; patria; parenti; amici; richeze; gratia; et fra quisti vidi in che modo la fortuna inmeta quaelche disturbi omni tua dolce vita et riposso danimo et fa inte un minimo pensiero tanto esser grave et molesto che sopra pesa; ne lascia te gustare parte alcuna dela tua felicita si grande, et | qual error ti teneva / a non volere sapesse quello che hora giovara havere mi deto? Ma sempre fu il primo commune errore in quale peccano tuti li amanti

Last edit almost 3 years ago by Marie Richards
f. 7v
Complete

f. 7v

pocco prudenti; che quello quale cerchano piu occultare; quel medesemo cum loro guardi esuspieri / atutti discoprono sempre ove non giova, et dove giovarebe discoprirsi. Ivi fugono fidarsi di chi loro puo esser molto utile. Ne so come achi ama tacendo pare | dolce il suo dolore. Lamore in uno giovane non si biasema. Anci come anostri corpi humani sono i vaiuoli et rasolie et simile mali communi tanto / e dovuti che quasi troverai niuno invechiato senza haverli in se provati / cossi pare ame sia alanimo destinata questa una infermita gravissima certo / e

Last edit almost 3 years ago by Marie Richards
f. 8r
Complete

f. 8r

molestissima quale possa niuno quando che sia non sentire. Et beato chi prova le forze di amore; in eta giovenille senza perdere le sue magnifiche imprese; et optimi principiati studii. Beato chi in teneri anni provando impara fugire amore. Sogliano ivaiuoli | piu nuocere agli ochi annosi che afanciuleschi b le mente ferme et virile [Marginalia: a cosi pe... Piu pa... chino] [Scribal Intervention: switch a and b] che le puerille / et legiere una medesima fiamma incende uno troncho annoso quale apena abronza uno ramo verzoso. El si vuole in questa eta amando discoprirse honesto amante. Poi che amore mai fu chi potesse te-

Last edit almost 3 years ago by Marie Richards
Displaying pages 11 - 15 of 72 in total